Acqua: le regole per bere sano
Acqua: le regole per bere sano: da qualche tempo, diversi messaggi pubblicitari ci inducono a bere grandi quantità d’acqua per “tonificarci”, “pulirci dentro” e “idratarci”, è molto importante fare chiarezza, spiega Marco Faustini Fustini, Neuroendocrinologia, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna.
La pubblicità sottolinea con grande rilievo l’importanza delle “acque senza” questo o quell’elemento, ma, dal punto di vista medico questo non ha alcun senso, salvo poche e rare eccezioni.
In realtà, l’acqua deve essere fonte anche di sali, che concorrono al benessere complessivo dell’organismo: se è vero che l’acqua è il principale componente del nostro corpo, è altrettanto vero che il sodio è il principale elemento al di fuori delle cellule.
Un’acqua molto povera di sodio, pur essendo spesso propagandata come elisir di lunga vita e di bell’aspetto, trova assai poche indicazioni in ambito medico.
Si può fare un discorso analogo per le acque povere di calcio: se si escludono alcune malattie molto particolari, non c’è motivo di consumare acque povere di questo elemento.




Al contrario, in un’epoca in cui la popolazione assume scarse quantità di calcio con la dieta, assumerlo con l’acqua potrebbe aiutare a raggiungere il fabbisogno giornaliero e ridurre il rischio di osteoporosi”.
Tratto da: ( https://www.sanitainformazione.it )
BEVI ACQUA CERVELLO SANO




(Tratto da: https://viverepiusani.it )
L’acqua e le funzioni cerebrali hanno una relazione più stretta di quanto pensiamo.
Molto spesso ingeriamo questa sostanza vitale pensando ai nostri reni, al nostro fegato o persino al nostro cuore. Ma quali sono gli effetti dell’acqua sul nostro cervello?
Dimentichiamo spesso un dato essenziale: l’organo del nostro corpo che ha più bisogno di acqua è il cervello e gli effetti dell’acqua su questo organo sono sempre positivi.
Infatti, è composto daL 75% d’acqua e ne ha bisogno per continuare a funzionare, come fosse il suo carburante fondamentale e meraviglioso.
Effetti dell’acqua
le cause della disidratazione sul cervello
Studio di un gruppo di neuroscienziati del Georgia Institute of Technology che ha osservato il cervello di un piccolo gruppo di volontari studiando gli effetti della disidratazione sul cervello
Il nostro cervello dipende da una corretta idratazione per funzionare in modo efficace.
Per lavorare al meglio, infatti, le cellule che compongono questo organo hanno bisogno di un equilibrio delicato e preciso tra acqua e altre sostanze.
Un’importante abitudine che tutti dovrebbero adottare è la seguente: appena svegli, è necessario bere un bicchiere d’acqua.
- Si tratta del momento della giornata nel quale le nostre cellule cerebrali hanno più bisogno di quell’idratazione che solo l’acqua può dare.
- Abbiamo dormito tra le 7 e le 9 ore e, anche se non abbiamo sudato durante la notte, ciò non significa che non abbiamo perso dell’acqua.
- Con ogni respiro profondo, infatti, rilasciamo dell’umidità e questo effetto, man mano che si accumula, fa sí che il cervello sia disidratato la mattina.
- Bere quel primo bicchiere d’acqua della giornata e fare una colazione ricca di frutta ne potenzierà al massimo il rendimento.
- Ogni 45 minuti circa è necessario ingerire un po’ d’acqua. Questo, infatti, è l’intervallo a partire dal quale la nostra attenzione inizia a ridursi. Per porvi rimedio, non c’è niente di meglio che un bel bicchiere d’acqua.
Forse sembrerà un po’ strano pensare che l’acqua abbia effetto sul nostro benessere psicologico.
Tuttavia, non è solo l’effetto visivo dell’acqua ad avere un effetto positivo sulle nostre emozioni, ma anche berla aiuta a regolare il nostro mondo emotivo.
- Ci riesce in un modo molto semplice: l’acqua migliora la temperatura del cervello, elimina le tossine e le cellule morte e regola i nostri processi chimici per attivare una specie di “reset mentale”.
- Ad ogni modo, non si tratta certo di bere due bicchieri d’acqua di seguito, come chi cerca un rimedio veloce ed efficace.
- Bisogna rispettare delle regole per mantenere l’idratazione: bere a piccoli sorsi affinché, in questo modo, le nostre cellule si mantengano attive e trovino il giusto equilibrio con il quale regolare lo stress e l’ansia.
Bere acqua: aiuta a dormire meglio








È possibile che bere un bicchiere d’acqua prima di andare a dormire vi costringa ad alzarvi nel cuore della notte per andare in bagno.
Nonostante ciò, abituarvi a rispettare questa semplice routine, anche se si tratta solo di mezzo bicchiere d’acqua, vi aiuterà a godere di un riposo più ristoratore.
- L’acqua migliora la circolazione sanguigna che arriva al cervello, lo ossigena, lo idrata e gli dona calma.
- Non possiamo dimenticare, inoltre, che l’acqua elimina i residui a livello cerebrale, questo è fondamentale per favorire un equilibrio neurologico basilare.
Bere acqua regolarmente aiuta a migliorare la memoria




Bisogna anche ricordare che, per quanto possa essere lieve la nostra disidratazione, soffrirne provoca uno squilibrio omeostatico istantaneo. Ciò significa che si mettono in moto diverse disfunzioni che si ripercuotono su molte aree fondamentali per la nostra sopravvivenza.
Una di queste conseguenze è la riduzione dell’agilità delle nostre facoltà cognitive: ci è più difficile memorizzare le cose, ricordare le informazioni, trarre conclusioni, facilitare la memoria a lungo termine…
Per questo motivo, non dovete mai dimenticare questo consiglio: mettete una bottiglia d’acqua nella vostra borsa e bevete (acqua purificata)durante tutta la giornata.
Non costringetevi a bere quegli 8 bicchieri quotidiani, basta semplicemente rimanere idratati.
Credeteci, vale davvero la pena fare questo piccolo sforzo quotidiano per testare da voi gli effetti dell’acqua sul cervello.
Tratto da: https://viverepiusani.it
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